
Sono Gloria Potrich, docente presso l'Opera Armida Barelli di Rovereto dove riprenderò servizio il prossimo settembre dopo 6 anni di utilizzo presso il Servizio formazione professionale, formazione terziaria e funzioni di sistema della PAT.
Qui ho partecipato a tavoli nazionali prima e provinciali poi con Associazioni di categoria e Istituzioni formative, collaborando alla definizione dei nuovi profili professionali provinciali di riferimento per le qualifiche e i diplomi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), all’elaborazione dei Piani di studio provinciali (PSP) dei percorsi di IeFP triennali, quadriennali e di quarto anno, al monitoraggio dell'attuazione dei PSP e quindi della progettazione dei Piani di studio di Centro/Istituto, alla definizione di strumenti per i percorsi IeFP per adulti e alla progettazione e realizzazione della FAD per la formazione dei docenti sui Piani di studio della IeFP con IPRASE.
Mi chiamo Maria Giovanna Franch, vivo a Trento e dal 2017 insegno storia e filosofia all’Istituto Martino Martini di Mezzolombardo. Dopo anni di esperienza come tecnologo nel mondo della ricerca scientifica e nell’ambito della comunicazione, ho scelto di trovare nuovi stimoli in una professione che scava nel profondo e favorisce relazioni autentiche. La scuola è per me esercizio continuo di democrazia e faticoso, bellissimo, lavoro di mediazione . È un progetto collettivo e condiviso, che ha bisogno di maggiore rispetto e fiducia. Di risorse, di visione e di libertà. Di investimenti messi a sistema, di minore burocrazia e controllo, di persone capaci di guardare sempre all'essenziale dentro la complessità. Capaci di mettere al centro - finalmente - la felicità di tutti e tutte.
Sono ARMANDO CIMA e Insegno Diritto ed Economia ai corsi serali dell’Istituto Superiore “Don Milani” di Rovereto. Mi candido a componente del CSEP perché voglio contribuire a difendere la scuola della Costituzione da tutti i tagli, risparmi e riforme insensate:
• perché tutti gli studenti abbiano la possibilità di avere un’istruzione di qualità che li aiuti a scoprire le loro potenzialità e farli crescere come uomini, donne e cittadini nel confronto e nella socialità;
• perché tutti i docenti possano esprimere al meglio le loro competenze nella libertà di istruzione e nella dignità del loro lavoro;
• perché le famiglie possano avere fiducia nell’istituzione pubblica e nel servizio scolastico.
Sono autore del libro “50 sfumature di CLIL – Manuale di sopravvivenza didattica per il docente”.
Sono Business e Team Coach professionista: ho portato l’esperienza del Coaching nella scuola. Svolgo attività di volontariato come consigliere regionale UIL-SCUOLA - la voce libera della scuola.
Mi chiamo Alessandra Festi .Sono un'insegnante laureata in Lettere e filosofia e in Scienze della Formazione primaria, che lavora nelle scuole dell'infanzia della Federazione provinciale scuole materne di Trento da 34 anni; un'insegnate che crede nei valori della scuola e nei diritti dei bambini; che cerca di stare al passo con i tempi e per questo crede nella formazione, nella ricerca e nel dialogo fra le istituzioni; un'insegnante che si annoia se con chi lavora (bambini e colleghi) non fa crescere cambiamento perchè è con esso che si può generare valore educativo e sociale.Per questo io sto volentieri dentro "La voce libera della Scuola: Scegli la coerenza".
Cari colleghi, sono Marianna Salvatore ed insegno Filosofia e Scienze Umane presso il Liceo Rosmini di Trento. Sono felice di insegnare, e per varie ragioni mi ritengo fortunata nel poter svolgere un mestiere che mi permette di crescere.... e non solo di invecchiare (!) con il passare del tempo. Negli ultimi anni mi sono occupata di orientamento e ho iniziato ad appassionarmi al dibattito educativo e soprattutto a sviluppare la consapevolezza di quanto la professionalità docente debba costringere ad una riflessione continua sui temi dell'istruzione e dell'educazione che sia sempre prettamente pedagogica e non politica. Ciò che più mi sta a cuore è proprio valorizzare l'anima pedagogica delle questioni educative, poiché tutte le scelte compiute nell'ambito dell'istruzione riguardano l'anima viva e pulsante delle nostre vite, della società e del mondo: i nostri ragazzi.
Mi chiamo Massimiliano Prezzi, vivo a Pergine Valsugana. Sono Consigliere uscente del Consiglio del sistema educativo provinciale. Nei cinque anni di mandato mi sono impegnato per richiamare all’attenzione dei rappresentanti politici gli aspetti fondamentali della funzione educativa dei docenti, con la relativa necessità di valorizzarne la figura a livello sociale. Durante i mesi della pandemia ho lavorato per la riapertura della scuola al fine di garantire la messa in sicurezza del personale e degli studenti senza rinunciare a sviluppare la didattica. Mi sono impegnato contro l’apertura a luglio delle scuole dell’infanzia vedendo in ciò non tanto una rivisitazione della funzione dei servizi educativi per i bambini da zero a sei anni, quanto piuttosto la volontà del decisore politico di estendere tale prospettiva anche agli ordini di scuola superiori. L’amministrazione, senza fare i conti con i numeri reali dell’utenza, ha demagogicamente usato la scuola come strumento di propaganda politica. Infine mi sono strenuamente battuto contro la “riforma” della carriera dei docenti, non già perché non ritenga che sia oltremodo doveroso valorizzare le professionalità, ma perché la proposta oltre ad essere astrusa, confusionaria e macchinosa, non andava nella direzione giusta. Ritengo invece che bisogna iniziare a incentivare in maniera adeguata chi ricopre degli incarichi all’interno delle varie istituzioni scolastiche. Se proprio si vuole riconoscere la professionalità è il caso di iniziare da chi ricopre incarichi di coordinatore di classe, coordinatore d’indirizzo, di plesso, dell’area BES, dell’area inclusione, di quella sportiva, i collaboratori del Dirigente ecc. Le figure di sistema esistono già, si tratta solo di pagarle adeguatamente.
La mia storia: Insegno lettere presso l’Istituto d’Istruzione Marie Curie di Pergine, dove ricopro da anni anche l’incarico di Collaboratore del Dirigente. La mia precedente esperienza professionale mi ha portato a insegnare presso numerosi Istituti Comprensivi della Provincia; da sempre mi occupo di istruzione permanente degli adulti. Attualmente coordino il centro Eda e i percorsi serali della mia scuola. In passato ho frequentato un master di secondo livello in Metodologie della ricerca in educazione, dopo il quale ho svolto diverse ricerche sulle dinamiche di potere nella circolarità educativa. Sono stato formatore per Iprase e per Encyclopaideia. Ho al mio attivo pubblicazioni che afferiscono ai vari ambiti di studio e ricerca di cui mi sono occupato. Faccio parte del Direttivo della FLC CGIL provinciale e della commissione nazionale per la professionalità docente della Scuola Secondaria di Secondo grado. Ritengo pertanto di conoscere la scuola nel suo complesso e di averla osservata da diversi punti di vista. È proprio per questo che mi candido nuovamente al Consiglio del sistema educativo provinciale con l’intento di continuare a mettermi al servizio della comunità docente al fine di promuovere un giusto riconoscimento del ruolo degli insegnanti, che in questi anni sono stati sottoposti ad un aumento continuo di richieste, senza le giuste contropartite. Il mio obiettivo, inoltre, è quello di condizionare le scelte dell’amministrazione provinciale, nella speranza di appianare le storture di un sistema che non sempre risponde alle esigenze degli studenti. Credo che l’istruzione dovrebbe essere di nuovo al centro dell’impegno politico e dell’attenzione dell’opinione pubblica e delle amministrazioni. La scuola è il principale presidio di cultura sul territorio e svolge una funzione educativa fondamentale secondo i dettami costituzionali, in senso democratico, laico e antifascista. Vi chiedo pertanto di sostenermi con il vostro voto per un nuovo mandato nel CSEP.
Mi chiamo Denis Cainelli e insegno matematica applicata presso l'istituto tecnico economico Tambosi di Trento. Mi candido con l'obiettivo di promuovere l'unità nel sistema educativo provinciale del Trentino. Credo fermamente nella nostra comunità educativa, dalle scuole dell'infanzia alle scuole superiori, come un unico corpo e desidero contribuire a rafforzare la crescita della scuola e dei giovani, il cui benessere porterà una crescita dell'intera società trentina. La scuola deve ritornare a essere il fondamento della nostra società, un punto di unione tra le generazioni passate e quelle future.
Mi chiamo Carla Consolati e lavoro come Assistente Educatrice presso l’istituto Comprensivo di Villa Lagarina. Ho lavorato 10 anni come educatrice in una comunità residenziale e successivamente sono stata assunta come Assistente Educatrice nella scuola. Da sempre attiva come volontaria in una cooperativa del privato sociale credo fortemente in una comunità inclusiva che rispetti e riconosca ogni individualità. Ho fatto parte del CSEP nella precedente legislatura portando all’attenzione dei Consiglieri le particolari difficoltà che gli studenti con grave disabilità incontrano nel loro percorso scolastico, dal diritto al conseguimento del diploma conclusivo del primo ciclo di istruzione, alla necessità, da parte dell’Amministrazione, di garantire il giusto supporto anche nel momento dell’esame nonché il diritto a scegliere l’istituzione scolastica sulla base delle proprie necessità e non in base alla disponibilità di accoglienza delle stesse. La difficoltà di relazione con il Dipartimento Istruzione e l’Assessorato ha caratterizzato in modo negativo quest’esperienza, troppe le decisioni calate dall’alto poche le vere richieste di confronto. Mi ricandido sperando di poter vivere un esperienza di confronto più costruttiva perché il mondo scolastico nel suo complesso (studenti - genitori – docenti e personale Ata e AE ) ha davvero bisogno di essere ascoltato e valorizzato per poter costruire un sistema scolastico che possa favorire la crescita di cittadini consapevoli, responsabili e attivi.
Mi chiamo Francesco Scarafilo e sono funzionario della FLC CGIL del Trentino e insegno presso l’I.C. Trento 3 dove sono anche membro del Consiglio dell’Istituzione. Vi racconto alcune delle mie esperienze formative e professionali. Prima di trasferirmi a Trento, ho frequentato associazioni universitarie (Area Nuova e Azione Universitaria) che mi hanno permesso di formarmi dal punto di vista politico; sono stato eletto rappresentante di Facoltà e mi sono candidato al Senato Accademico dell’Università di Bari. Ho conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie agrarie e l’abilitazione alla libera professione di Agronomo e Forestale. La mia esperienza professionale in qualità di insegnante, invece, è iniziata insegnando in scuole periferiche del Trentino. Ho insegnato: educazione tecnica, scienze, scienze degli alimenti, estimo e sostegno. Sono stato commissario agli esami di maturità di estimo, scienze degli alimenti, industrie agrarie e zootecnia. Ho prestato il mio servizio di insegnamento per quattro anni come docente di sostegno, svolgendo anche la funzione strumentale per il coordinamento BES, incluso il coordinamento degli interventi a favore degli studenti con DSA. Ho insegnato presso la Casa Circondariale di Spini di Gardolo. Mi sono abilitato in matematica e scienze (ex A057) presso l’Università degli studi di Trento. Ho svolto presso l'Istituto Comprensivo Lavis la funzione di Collaboratore del Dirigente. Ho svolto il ruolo di Vice-Presidente di Proteo Fare Sapere Trentino, un’associazione riconosciuta dal MIUR quale soggetto qualificato per la formazione. Sono da sempre sostenitore delle stabilizzazioni dei precari nel mondo della scuola per garantire continuità didattica. La qualità dell’insegnamento per me parte dal benessere dei docenti.
Mi chiamo Giulia Bortolotti e insegno lettere al Liceo Da Vinci di Trento. Nel mio percorso di insegnante ho avuto la fortuna di fare esperienza in diversi ordini di scuola, dalle medie, ai CFP, ai Licei. Questo percorso per me è stato molto utile per avere un quadro di insieme delle realtà presenti nel nostro territorio. La miglior definizione di scuola, a mio avviso, è quella di “comunità educante”, un luogo di crescita per tutti gli attori coinvolti, nel quale le relazioni interpersonali positive e costruttive sono il prerequisito essenziale per ogni forma di apprendimento. Perché questo percorso sia possibile, esso deve naturalmente partire dalla capacità di creare una comunità prima di tutto tra chi dell’educazione si occupa, docenti e dirigente, e dal conseguente riconoscimento dell’importanza di chi si occupa quotidianamente di questa funzione essenziale per la società. Mi piace pensare a una scuola in cui il “successo formativo” sia reale, una scuola che aiuti gli studenti a raggiungere i saperi e le competenze necessari a realizzare il proprio progetto di vita. Credo in una scuola realmente democratica in cui il dialogo, il confronto interno, le differenti prospettive siano intesi come ricchezza e occasione per realizzare pienamente l’autonomia scolastica. Soltanto in questo modo si può concretizzare un ambiente nel quale l’educazione civica, proposta attraverso le discipline e l’esercizio del pensiero critico, permetta agli studenti di diventare cittadini consapevoli e liberi.
Appassionata di montagna, mi ritrovo a paragonare l’impegno per raggiungere la meta a quello per conseguire un risultato e completare un percorso scolastico, un “cammino” in cui ciascuno deve essere messo in condizione di dare il meglio di sé.
Per questo credo fortemente in una scuola inclusiva, dove ognuno possa dimostrare le sue qualità con i propri tempi e attitudini.
Ciao a tutti, mi chiamo Emanuela Antonelli e sono un’ insegnante di scuola primaria: un'artigiana della conoscenza e del benessere. Tra le mie abilità, c'è quella di trasformare la classe in un luogo dove le relazioni crescono, come fiori in primavera naturalmente con tutte le difficoltà “dei casi” e credo molti di voi comprendano bene cosa significhi. Lasciatemi presentare il mio mondo che è fatto dell’insegnamento della lingua italiana, storia, geografia, ma anche, e soprattutto, un'attenzione speciale alle persone. La mia formazione in Scienze e Tecniche Psicologiche non è solo un titolo su una carta, ma il cuore pulsante del mio approccio educativo. Amo costruire ponti tra gli studenti e il sapere, tra me e i miei colleghi soprattutto di team, tra la teoria e la pratica. Ho dedicato anni alla promozione del benessere a scuola. Ho lavorato fianco a fianco con esperti, ideato progetti, presieduto tavoli di discussione. Il mio obiettivo? Vorrei che ogni studente si senta non solo accettato, ma valorizzato così come noi insegnanti. Ora, più che mai, sento che è il momento di aprire una finestra sullo star bene a scuola. Voglio portare avanti questa missione con il vostro sostegno. Sì, perché credo che il benessere, le relazioni e la comunicazione siano fondamenta solide su cui costruire il futuro.
Mi chiamo Massimiliano Sorci, ma alunni, genitori e colleghi mi conoscono come maestro Max. Sono insegnante di scuola primaria presso l’IC di Predazzo-Tesero, Ziano e Panchià dove lavoro da anni con mia moglie Lara, anch’essa maestra. Il filo conduttore della mia azione didattica, è quello di Gianfranco Zavalloni, ben espresso nella “pedagogia della lumaca. A scuola, soprattutto nella scuola primaria, è necessario bandire la fretta e gli alunni devono avere la possibilità di crescere nel rispetto dei loro ritmi di apprendimento. “Occorre perder tempo per darsi tempo”.
Sono Saida Rossetto, insegnante della scuola dell’infanzia “Il Nuovo Germoglio” di Rallo. Nel mio percorso professionale, accanto all’impegno per la scuola, sono stata delegata sindacale. Ho cercato di lavorare nel conciliare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici senza perdere mai di vista la qualità della scuola. Attualmente faccio parte di due associazioni del mio paese: musica e teatro. Con il canto allieto le giornate agli ospiti delle case di riposo e con la compagnia teatrale esploro l’arte della commedia in tutte le sue sfumature. Queste due passioni danno sicuramente una spinta vitale alla mia professione di insegnante. Credo, infatti, in una scuola moderna, non fossilizzata nelle sue strutture, ma che con coraggio e creatività si apre al nuovo senza perdere di vista quelli che sono i principi fondamentali di educazione e di socialità. Con questa mia candidatura desidero mantenere alta la qualità della scuola dell’infanzia, primo importante gradino dell’istruzione e della formazione di ciascun cittadino.
Salve,
mi chiamo Lucia Berardi e sono titolare di una cattedra di matematica e fisica presso il liceo Filzi di Rovereto. In segno dal 2004 e ho avuto occasione di lavorare in istituti di svariate tipologie, dal tecnico al liceo, al professionale. Per cinque anni ho avuto occasione di sperimentarmi quale insegnante di sostegno.
Sono Federico Corradini, da tre anni dirigente della Scuola ladina di Fassa; in precedenza, dopo aver conseguito la laurea in Lettere moderne presso l'Università di Trento, ho iniziato ad insegnare nella Scuola secondaria di primo grado.
L'insegnamento mi ha fin da subito appassionato, per la sua natura di scambio continuo e costante contaminazione fra discente e docente. Oggi da dirigente mi accorgo in maniera ancora più evidente di quanto la qualità del sistema educativo sia centrale nello sviluppo di una società solidale, libera e pacifica. Molte, credo siano le problematiche che debbano essere portate all'attenzione del Consiglio del Sistema Educativo provinciale. Ritengo che la nostra Autonomia speciale debba ritrovare la spinta innovatrice dei primi anni Duemila, quando la nostra legge sulla Scuola si poneva all'attenzione nazionale per la sua forza innovatrice. Vorrei una Scuola trentina capace di proporre un modello scolastico moderno, costantemente volto all'inclusione e alla personalizzazione degli apprendimenti, affinchè nessuno resti indietro. Non da ultimo vorrei portare nel Consiglio la voce dei territori più lontani dal centro, che spesso si trovano a dover gestire aspetti didattici e organizzativi estremamente complessi, fra i quali ad esempio il continuo turn over degli insegnanti e la difficoltà di reclutamento di docenti di sostegno o assistenti educatori. Se sarò eletto cercherò di promuovere un dialogo costruttivo fra le diverse anime della nostra Scuola trentina.
Sono Carla Podetti,
attualmente insegnante nella scuola dell’infanzia di Cavareno. Sono laureata in psicologia ed ho svolto nel tempo diverse sostituzioni come coordinatrice pedagogica nelle scuole dell’infanzia provinciali. Mi sono sempre interessata a vari livelli di educazione, sia come approfondimento professionale che come partecipazione attiva da genitore, in passato anche come presidente del Consiglio dell’Istituzione.
Mi impegno per una scuola dell’infanzia di qualità, che sappia portare a frutto ciò che di positivo ha costruito nel tempo e che possa interpretare al meglio i tempi attuali e gli studii in campo educativo-didattico sia nazionali che internazionali.
Mi impegno per la valorizzazione di chi opera nella scuola, e nello specifico delle e degli insegnanti di scuola dell’infanzia: per un rapporto di fiducia e competenza con le famiglie e con la società, per una formazione adeguata e coerente, anche per le lingue, perché ciascuno/a con i diversi ruoli possa portare valore all’interno delle nostre organizzazioni.
In particolare il sistema scolastico e di istruzione , tra cui la scuola dell'infanzia, deve essere valorizzato nelle quallità che esprime, raccordandolo con altri interventi educativi e conciliativi. Ciò passa anche attraverso il riconoscimento delle diverse figure docenti e non.
Sono Stefania Cirillo. Insegno Storia dell’Arte e Disegno nella Scuola Secondaria di Primo Grado. La mia candidatura nasce dalla volontà di contribuire in prima persona al miglioramento del sistema educativo attuale, forte di una solida esperienza maturata in oltre dieci anni di insegnamento, durante i quali ho avuto l’opportunità di operare in contesti scolastici diversificati, dalle scuole di periferia a quelle delle valli e in centro città, fino all’attuale incarico presso l'Istituto Comprensivo “Aldo Stainer” di Lavis. Tale esperienza mi ha permesso di conoscere e comprendere a fondo le sfide e le opportunità che il nostro sistema scolastico presenta, cogliendo le peculiarità di numerose realtà territoriali trentine. La mia formazione culturale, che spazia da ambiti culturali scientifici, artistici, pedagogici e sociologici, mi ha permesso di acquisire una visione olistica dell’educazione, fondamentale per affrontare le sfide complesse che il nostro sistema scolastico si trova ad affrontare. Spinta da una profonda sensibilità verso le problematiche che affliggono il nostro sistema scolastico, intendo farmi portavoce delle istanze dei docenti precari, spesso con prospettive incerte e delle famiglie con alunni con BES, che necessitano di un supporto mirato e personalizzato per garantire loro un percorso scolastico sereno e proficuo. Ritengo fondamentale promuovere l’educazione permanente come strumento di crescita personale e professionale, nonché la definizione di criteri trasparenti ed equi per la gestione degli organici delle istituzioni scolastiche e formative provinciali, al fine di restituire dignità lavorativa ai docenti precari e continuità didattica agli studenti trentini. Un tema di particolare urgenza è il calo demografico che la Provincia Autonoma di Trento registra annualmente, motivo per il quale è essenziale ripensare il sistema educativo per renderlo più attrattivo per le famiglie, per i giovani e per i docenti che desiderano investire il proprio futuro in questa regione. Nelle valli e nelle periferie, dove il fenomeno del calo demografico è più accentuato, ci potrebbero essere ulteriori sfide a livello scolastico. Un numero ridotto di studenti comporterebbe la chiusura di scuole o la riduzione delle classi, con la conseguente necessità di ridisegnare l’organizzazione dell’offerta formativa e la mobilità degli studenti e docenti verso altre sedi scolastiche. In questo scenario, anche se il Trentino gode di un certo grado di autonomia, potrebbe comunque risentire delle sfide legate al calo demografico, con possibili ripercussioni sulla qualità e l'accesso all'istruzione nelle aree periferiche, dove il problema è più evidente. È necessario invertire presto questa rotta investendo per il futuro della scuola, con un impegno tenace e una visione lungimirante, adottando misure mirate che affrontino queste criticità e valorizzino i punti di forza della realtà scolastica. Come genitore di tre figli, uno dei quali già inserito nel mondo del lavoro, vivo quotidianamente le sfide e le aspettative di entrambe le parti in gioco, scuola e famiglie. L’esigenza di conciliare la vita privata e l’insegnamento mi permette di comprendere a fondo le difficoltà e i bisogni di docenti, studenti e genitori e mi ha insegnato l’importanza del dialogo e della collaborazione costruttiva tra le parti. Sono convinta che questa mia esperienza possa essere un valore aggiunto per il Consiglio del Sistema Educativo provinciale, consentendomi di rappresentare al meglio le esigenze di tutti gli attori coinvolti nel sistema scolastico trentino.
Insieme possiamo costruire una scuola più inclusiva, innovativa e vicina alle esigenze di tutti.
Mi chiamo Giulia Pietroletti e insegno storia e filosofia al Liceo delle Arti Vittoria di Trento. Mi sono trasferita a Trento sette anni fa da Roma, dopo aver insegnato in vari istituti superiori della Capitale per più di un decennio. Ho apprezzato l’autonomia della scuola trentina come una preziosa spinta all’innovazione ma anche potuto assistere a come, negli ultimi anni, questa sia andata progressivamente scemando, proprio nel momento in cui invece ne avremmo più che mai bisogno. Per più di metà della mia carriera ho lavorato come insegnante di sostegno. Questa esperienza è stata fondamentale per comprendere l’importanza del lavoro di squadra tra docenti e aprirmi a nuove metodologie centrate sui bisogni degli alunni. Sono genitore di due ragazze liceali e, grazie al loro punto di vista, ho avuto modo di riflettere e osservare la realtà scolastica anche per l’impatto che ha sugli studenti e sul ruolo delle famiglie. Sono inoltre impegnata nella comunità come consigliera di circoscrizione a Trento, membro del Consiglio Comunale delle donne, mi occupo da tempo di processi partecipativi e politiche pubbliche. Ho approfondito questi temi con un dottorato di ricerca in Scienze Politiche. Mi candido al CSEP perché credo che scuola sia una comunità viva fatta da tutte le parti che la compongono e il lavoro che siamo chiamati a svolgere come insegnanti è troppo importante per essere deciso da chi nella scuola non lavora quotidianamente. Tutti condividiamo la frustrazione degli ultimi anni: la scuola è cambiata senza che sia chiara la direzione, siamo sommersi da burocrazia e la funzione docente ormai è satura di compiti che esulano dal nostro compito primario, cioè l’educazione. Gli studenti invece ci chiedono di tornare a occuparci di loro e io credo che, come me, molti insegnanti non vorrebbero altro. Quindi si alla valorizzazione del tempo che gli insegnanti dedicano alla progettazione didattica e organizzativa, basta con il misconoscimento della responsabilità educativa che ci assumiamo quotidianamente e nonostante tutto. Se gli insegnanti sono messi in condizione di lavorare meglio, è tutta la società a guadagnarci.
Buongiorno colleghe e colleghi! Sono Francesca Cassarà e risiedo a San Lorenzo Dorsino. Sto mettendo in gioco la mia candidatura per il Consiglio del sistema educativo provinciale come insegnante con specializzazione di sostegno per il primo ciclo. Da ben 10 anni ho abbracciato il ruolo di insegnante di sostegno, dopo aver trascorso altri 9 anni come insegnante di lettere. La mia missione? Portare avanti le voci delle persone disabili nell'ambito educativo e valorizzare la professione insegnante. Sono determinata a contrastare la tendenza regressiva a livello nazionale che minaccia l'inclusione scolastica e svaluta la professionalità dei docenti, e non vorrei che dilagasse anche qui nella nostra comunità trentina. Per me, la collaborazione fra docenti è fondamentale. Non credo nella divisione tra "insegnanti di serie A" e "serie B" (sono contraria alla proposta Legge Carriera docenti), ma piuttosto nel potenziamento e inquadramento contrattuale delle figure già esistenti (collaboratore del dirigente, funzione strumentale...). Sono contraria al prolungamento dell'anno scolastico a luglio (nelle scuole dell'infanzia e negli altri ordini di scuola) e sostengo la necessità di aumentare a 27 h il monte ore delle scuole primarie. Inoltre, sono una sostenitrice convinta della teoria sociale della disabilità. Penso che la scuola debba adattarsi alle esigenze di ciascuno, offrendo strumenti adeguati e abbattendo le barriere che possono limitare il pieno potenziale di studentesse e studenti.
Ecco perché sostengo fermamente la presenza di assistenti educatori e insegnanti di sostegno specializzati in tutte le scuole, compresi i Licei, con percorsi facilitati per entrare di ruolo. La diversità è una ricchezza che va valorizzata e incoraggiata, e mi riferisco anche alle neurodivergenze e alle diversità di genere. Mi batto anche per una scuola che promuova la salute mentale degli studenti, con un maggiore supporto da parte di professionisti di psicologia e pedagogia. Voglio che la nostra educazione includa percorsi sull'affettività e sulla sessualità, così come corsi che promuovano la parità di genere, ingiustamente cancellati. Infine, credo fermamente che la scuola debba essere in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici e alla crisi ecologica. Voglio che i nostri istituti educativi siano un luogo dove si affronta attivamente questa sfida, sia attraverso azioni concrete che attraverso un'educazione trasversale su questi temi. Fin da quando ero precaria ho dedicato il mio impegno nei confronti dei diritti dei lavoratori da volontaria all'interno della CGIL FLC. Il mio impegno: Se sarò eletta come componente sostegno della Scuola Secondaria di Primo Grado, continuerò a relazionarmi con colleghi e colleghe di disciplina e di sostegno, assistenti educatori, nonché con le comunità neurodivergenti, disabilizzate e marginalizzate. Voglio essere la voce che porta avanti le loro istanze e richieste, lavorando sempre per decisioni prese "con loro" anziché "su di loro". Sono disponibile al dialogo, contattatemi alla email istituzionale francesca.cassara@scuole.provincia.tn.it o nei commenti e votatemi per un futuro scolastico inclusivo e rispettoso di ogni soggettività. La mia storia:
Gentile collega,
credo che come me, anche tu avrai sperimentato la frustrazione nel ricevere indicazioni dall'alto senza poter influenzare il processo decisionale. È giunto il momento di trasformare questa frustrazione in azione.
Il Consiglio del Sistema Educativo Provinciale (CSEP) è la nostra voce, il nostro mezzo per far sentire le nostre preoccupazioni e portare avanti i nostri ideali. Io, Giuditta Gottardi, ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni del CSEP perché credo fermamente che sia il momento di agire, di fare la differenza.
Sono la persona giusta per rappresentarti? La risposta sta nei nostri ideali condivisi. Credo in una scuola inclusiva, dove gli insegnanti collaborano e scambiano esperienze e idee, centrata sull'autonomia degli studenti e sulla didattica per competenze, con un'enfasi sull'importanza della lettura e su un rinnovamento che rispetti le radici della nostra istituzione e le esigenze dell’essere umano.
Mi impegno quotidianamente per una scuola inclusiva e dinamica: nel 2013 ho aperto il blog Laboratorio Interattivo Manuale dove condivido strategie e materiali per una didattica partecipata. Sempre con lo scopo di fare divulgazione collaboro con Centro Studi Erickson e Rizzoli Education, due case editrici per le quali ho pubblicato quaderni operativi, libri adozionali e manuali sulla didattica con i lapbook (Aprendo-Apprendo) e la didattica a stazioni. Mi sono specializzata nelle metodologie di didattica attiva, raccontandole nel podcast “DAII! Facciamo didattica attiva”. Mi occupo inoltre di formazione docenti e ho contribuito alla stesura di alcuni testi per i concorsi di abilitazione all’insegnamento.
Come insegnante di scuola primaria, nella quale sono stata insegnante precaria, insegnante di scuola paritaria, insegnante di sostegno e infine insegnante di ruolo presso l'IC Isera-Rovereto, ho dato il mio contributo come voce attiva nel Consiglio dell’Istituzione, nella Commissione Digitale e nella commissione per il Piano dell’Offerta Formativa. Nell’ultimo biennio mi sono impegnata per l’attuazione del bando PNRR.
Sappiamo che il cambiamento nella scuola è lento, ma insieme possiamo fare la differenza. Se mi darai fiducia, sarò la tua voce, raccoglierò le tue preoccupazioni e le porterò avanti con determinazione.
Ti invito a votare per me, Giuditta Gottardi, affinché possiamo lavorare insieme per far crescere e rinnovare la nostra scuola trentina partendo proprio da noi insegnanti.
Grazie per l'attenzione e per il tuo sostegno.
Abbiamo la possibilità di fare la differenza e, insieme, la faremo!
PS: ti invito a contattarmi attraverso la mail istituzionale per parlare insieme del futuro della nostra scuola.
Buongiorno a tutti. Sono Fabio Giaccaglia ed insegno da due anni presso il CFP ENAIP di Primiero scienze integrate, disegno tecnico e TPO. Mi metto a disposizione per portare le istanze di colleghe e colleghi, in particolare modo di chi non è ancora a ruolo, e per rappresentare le necessità e/o le richieste dei territori più distanti dal capoluogo, ascoltando comunque le necessità di tutti. La mia esperienza, legata a tanti anni di presenza nella Consulta Provinciale dei Genitori come membro del gruppo "Classi complesse", mi rende molto vicino al mondo BES. Tengo molto a rendermi disponibile per migliorare la qualità del nostro sistema educativo e quindi ho deciso di candidarmi sperando di poter portare idee ed esperienze, sia personali che di lavoro, che possano servire a tale scopo